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Frasi Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis: vita, spiritualità e canonizzazione

Frasi Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis: vita, spiritualità e canonizzazione

Frasi Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis: vita, spiritualità e canonizzazione
06 settembre 2025

Il 7 settembre 2025, una data indimenticabile: in Piazza San Pietro, Pier Giorgio Frassati verrà proclamato santo da Papa Leone XIV, insieme a Carlo Acutis. Un giovane laico, appassionato della fede, della montagna e del servizio ai poveri, che ha lasciato un segno indelebile nella Chiesa e nel mondo.

Chi erano davvero Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis? Quali parole, ancora oggi, continuano a ispirare intere generazioni? In questo articolo ripercorriamo in breve la loro vita e raccogliamo alcune delle frasi più significative, testimonianza autentica di una spiritualità gioiosa, semplice e concreta.

La vita di Pier Giorgio Frassati

Pier Giorgio Frassati nacque a Torino il 6 aprile 1901, in una famiglia benestante: il padre Alfredo era senatore del Regno e fondatore del quotidiano La Stampa. Nonostante una vita agiata, Pier Giorgio scelse di vivere con semplicità, dedicandosi con passione alla fede e alla carità.

Studente di ingegneria mineraria, amava la montagna che per lui era una metafora della vita spirituale: una scalata verso l’alto, verso Dio. Frequentava l’Eucaristia quotidiana, era attivissimo nell’Azione Cattolica e nella Conferenza di San Vincenzo, portando aiuto e conforto ai poveri e agli ammalati di Torino.

Morì prematuramente a soli 24 anni, il 4 luglio 1925, a causa di una poliomielite fulminante contratta proprio mentre visitava i malati. Il suo funerale fu una sorpresa per la sua famiglia: migliaia di poveri affollarono le strade di Torino per rendergli omaggio, testimoniando la grandezza della sua vita nascosta e generosa.

Giovanni Paolo II lo definì “l’uomo delle otto beatitudini”, modello di santità laicale e gioia cristiana.

Le più belle frasi di Pier Giorgio Frassati

Ecco una raccolta delle sue parole più intense, da leggere e meditare:

  • “Sei un bigotto?”, gli chiesero un giorno in Università, così come venivano scherniti i cattolici dai massonico-liberali, dai social-comunisti e dai fascisti. La sua risposta fu netta: “No. Sono rimasto cristiano”.

  • “Tu mi domandi se sono allegro; e come non potrei esserlo? Finché la fede mi darà la forza sarò sempre allegro. Ogni cattolico non può non essere allegro; la tristezza deve essere bandita dagli animi dei cattolici”.

  • “Ho provato come sono vere le parole di S. Agostino: Signore, il nostro cuore non ha pace finché non riposa in Te. (…) Solo la fede ci dà la possibilità di vivere”.

  • “Vivere senza una fede, senza un patrimonio da difendere, senza sostenere in una lotta continua la Verità, non è vivere, ma vivacchiare…”.

  • “La fede datami dal Battesimo mi suggerisce con voce sicura: Date solo non farai nulla, ma se Dio avrai per centro di ogni tua azione allora arriverai fino alla fine”.

  • “Io vi esorto, o giovani, con tutte le forze dell’anima, ad accostarvi il più possibile alla Mensa Eucaristica”.

  • “Gesù mi fa visita ogni mattina nella Comunione, io la restituisco nel misero modo che posso, visitando i poveri”.

  • “Non bisogna dare degli stracci ai poveri! (…) Intorno al miserabile io vedo una luce che noi non abbiamo”.

  • “La pace sia nel tuo animo; ogni altro dono che si possegga in questa vita è vanità”.

  • “La nostra vita, per essere cristiana, è una continua rinunzia, un continuo sacrificio (…) in confronto all’eternità felice”.

  • “Bello è vivere in quanto al di là v’è la nostra vera Vita, altrimenti chi potrebbe portare il peso di questa esistenza?”.

  • “La vita degli onesti è la più difficile, ma è la più breve per raggiungere quella del Cielo…”.

  • “Questa vita è breve; soltanto dopo viene la vera Vita, nella quale trionferà la Giustizia…”.

  • “L’avvenire è nelle mani di Dio e meglio di così non potrebbe andare”.

  • “Che enorme valore ha l’essere in salute come lo siamo noi! (…) la nostra salute deve essere messa al servizio di chi non ne ha”.

  • “Non bisogna dimenticare che se gli esercizi fisici irrobustiscono il corpo, è necessario che altrettanto sani e forti principi morali affinino e irrobustiscano l’anima”.

  • “Non chi subisce deve temere, ma chi usa la prepotenza. Quando Dio è con noi, non si deve aver paura di nulla e di nessuno”.

  • “Ci trattarono male, ma noi abbiamo risposto recitando il S. Rosario… Il mio testamento (il S. Rosario) lo porto sempre con me”.

Queste frasi rivelano l’anima di un giovane che ha saputo vivere la fede con radicalità, gioia e concretezza, diventando testimone luminoso di carità e speranza.

 

Carlo Acutis: vita, spiritualità e prossima canonizzazione

Nato il 3 maggio 1991 a Londra da genitori italiani e cresciuto a Milano, Carlo Acutis fu un adolescente portatore di fede autentica e innovativa, profondamente devoto all’Eucaristia fin da bambino. A 7 anni ricevette la Prima Comunione e da allora partecipò quotidianamente alla Messa, recitò il Rosario e crebbe nella spiritualità mariana. Appassionato di informatica, utilizzò le sue doti tecniche per evangelizzare: a soli 13-14 anni progettò siti web per la sua parrocchia e per promuovere il volontariato, guadagnandosi il soprannome di “God's influencer”. Il suo progetto più noto fu un sito per catalogare i miracoli eucaristici del mondo, lanciato nel 2006 e diventato poi una mostra itinerante di successo globale.

Diagnostica una leucemia fulminante nell’ottobre 2006, Carlo affrontò la sofferenza con grande serenità, offrendo il suo dolore “per il Papa e per la Chiesa” e dicendo: “Ci sono persone che soffrono molto più di me”. Morì il 12 ottobre 2006 a soli 15 anni. Il processo di canonizzazione avanzò rapidamente: dichiarato “Venerabile” nel 2018, “Beato” nel 2020 grazie al riconoscimento del primo miracolo, e infine proclamato santo il 7 settembre 2025, insieme a Pier Giorgio Frassati, per mano di Papa Leone XIV. Oggi è venerato come il primo “santo millennial”, figura ispiratrice per i giovani credenti di tutto il mondo.

Le sue frasi più belle di Carlo Acutis: fede, tecnologia e gioia di vivere

Le parole di Carlo Acutis riflettono la sua fede semplice ma intensa, andata oltre ogni stereotipo. Tra le sue frasi più citate troviamo:

  • “La felicità è lo sguardo rivolto verso Dio. La tristezza è lo sguardo rivolto verso se stessi.”

  • “Se Dio possiede il nostro cuore noi possiederemo l’Infinito.”

  • “La santificazione non è un processo di aggiunta ma di sottrazione. Meno io per lasciare spazio a Dio.”

  • “Dopo la Santa Eucaristia, il Santo Rosario è l’arma più potente per combattere il Demonio.”

Altre perle spirituali che gli sono spesso attribuite—anche se con qualche dubbio sull’autenticità—sono:

  • “L’Eucaristia è la mia autostrada per il cielo.”

  • “La nostra anima è come una mongolfiera... la confessione è come il fuoco...”

  • “Tutti nascono originali, ma molti muoiono fotocopia.”

  • “Chiedi continuamente aiuto al tuo Angelo Custode che deve diventare il tuo migliore amico.”

Infine, una raccolta amatissima:

  • “Il Rosario è la scala più corta per salire in Cielo.”

  • “Trova Dio e troverai il senso della tua vita.”

  • “Una vita è veramente bella solo se si arriva ad amare Dio sopra ogni cosa e il prossimo come noi stessi.”

 

Una stola per ricordare Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis – DESTA

Ogni santo lascia dietro di sé non solo parole, ma segni concreti. Per celebrare la canonizzazione di Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis, DESTA ha scelto di raccontare la sua vita attraverso un segno liturgico: la Stola sacerdotale dedicata a Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis.

Queste due stole non sono solo un paramento sacro, ma una narrazione tessuta nei fili del poliestere: ogni dettaglio rimanda alla spiritualità dei due giovani.
Sulla stola di Frassati, il disegno evoca la
montagna, simbolo della scalata spirituale; i motivi richiamano la sua passione per l’Eucaristia e il suo impegno per i poveri, mentre i colori trasmettono la sua gioia contagiosa.

Indossarla significa portare in liturgia non solo un ricordo, ma un messaggio vivo: quello di un giovane che ha saputo “vivere”.

Dietro la bellezza c’è anche la qualità: ogni stola è realizzata in microfibra di poliestere, resistente e raffinata, certificata OEKO-TEX Standard 100, e prodotta con energia rinnovabile per un futuro sostenibile.

È dunque un oggetto che unisce fede, arte, tradizione e responsabilità verso il creato. Un segno che diventa racconto: della vita di Frassati e di Acutis, della loro canonizzazione, e di come la loro eredità spirituale continui a parlare ancora oggi.

Le frasi di Pier Giorgio Frassati e di Carlo Acutis sono un’eredità spirituale che ci guida a vivere con autenticità la fede, nella gioia e nel servizio. La loro canonizzazione del 7 settembre 2025 è un nuovo capitolo per la Chiesa e per tutti i giovani che lo riconoscono come modello di santità quotidiana.

E con la stola DESTA dedicata a Frassati e Acutis, anche la liturgia si arricchisce di un segno capace di trasmettere la loro fede luminosa e il loro invito a guardare sempre verso l’alto.

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